Storia
Pithecusa, l'isola delle scimmie
Nell'ottavo secolo, ischia fu colonizzata dai greci a Lacco Ameno con il nome di Pithecusae. L'acropoli fu stabilita sul promontorio di Monte Vico, mentre l'insenatura di San Montano divenne un riparo per le navi in caso di guerra, mentre la rispettiva valle divenne la necropoli. Il porto fu stabilito nell'insenatura sotto Varuli.
La colonia divenne un centro commerciale importante per Etruschi, Fenici ed Egiziani, che venivano ad acquistare ceramiche e altri metalli.
Mezzo secolo dopo i Romani scoprirono i benefici delle terme naturali.
Fino al 1301 le eruzioni del monte Epomeo ne compromisero l'abitabilità. Questo non frenò Spagnoli e Francesi, che
combatterono a lungo per il controllo dell'isola.
In seguito, la popolazione si concentrò lungo le coste, e l'isola si divise in sei comuni: Ischia, con la maggiore popolazione, Casamicciola, che fu danneggiata nel 1881 da un terremoto, Serrara Fontana, Barano, Forio e Lacco Ameno.
L'economia dell'isola si è basata fino al secolo scorso sull'agricoltura, fino agli anni sessanta, quando il flusso di artisti, poeti e attori, innamoratisi dello splendido clima e del bellissimo mare, la vegetazione lussureggiante e le rilassanti terme la resero meta turistica d'eccellenza.